domenica 4 novembre 2007

...ma dove andremo a finire?

Innanzitutto un saluto a tutti coloro che speranzosi sono venuti a dare una occhiata a questo blog in stallo ormai da diversi mesi, magari (ma non sto promettendo niente) prima o poi spiegherò anche questo lungo silenzio, per quanto possa essere giustificabile.

Oggi però il desiderio di scrivere si è fatto impellente a causa di ciò che negli ultimi giorni sto leggendo sui giornali e guardando nei tg (e a dire la verità non solo).
Parlo in primo luogo della recente "caccia al rumeno", o meglio, ai rumeni, dopo l'assassinio della signora di Roma da parte di un appartenente a questo popolo. Assolutamente atto da condannare, pienamente d'accordo con la decisione di smantellare i campi rom e di rimandare chi non rispetta le leggi al mittente, ma non esageriamo! Improvvisamente si è scatenata la caccia, un gruppo di italiani incappucciati ha fatto giustizia sommaria di 4 rumeni pestandoli a sangue e a ciò si è dedicato solo qualche trafiletto, neppure condannando eccessivamente il gesto. Pensiamo sul serio che i nostri problemi si possano risolvere accanendoci sul capro espiatorio dei rumeni? Non ho dubbi che dall'estero siano in troppe le mele marce che si trasferiscono da noi (o in altri paesi), ma avevamo bisogno di un delitto di tale efferatezza per svegliarci? e ci è rimasto così poco sale in zucca, ma anche così poca autocoscenza da scagliarci contro questo popolo che ha già sofferto a sufficienza in maniera pressochè indiscriminata? come mai non sento qualche serio servizio di difesa dei rumeni che sono venuti in Italia a fare i mestieri che noi rifiutiamo e a faticare in maniera onesta?
Metà programmazione dei tg è dedicata alla lotta alla malavita rumena (l'altra metà è dedicata ovviamente al calcio), ma si fa passare il più possibile sotto silenzio l'uccisione della ragazza inglese, sgozzata e forse pure stuprata... magari per mano di un italiano... ma mica per questo gli inglesi vengono qui a fare le spedizioni punitive contro di noi... nè ho sentito che ci stiano negando la possibilità di recarci in Inghilterra... però se dovessi sentire di violenze contro gli italiani che lì si trovano non avrei neppure il diritto di indignarmi visti gli ultimi fatti di casa nostra. Poi magari non è neppure stato un italiano, ma per ora la colpa resta nostra. Infine l'ex tiratore scelto che in un attacco di depressione (siamo proprio sicuri sia depressione? ed in tal caso pensarci prima visto che era fatto conosciuto e riconosciuto da tutti?) ha ucciso una persona, fin'ora portato in fin di vita un'altra e comunque colpito ben otto persone è giustificato perchè sofferente mentalmente... e no signori cari, a questo punto diciamo che tutti quelli che uccidono non ci stanno con la testa e torniamo al punto di partenza anche con il rumeno! No, io non sono neppure la massima sostenitrice della tolleranza razziale, in quanto penso che ognuno starebbe meglio a casa propria (fame permettendo) e che comunque i paesi ospitanti dovrebbero sempre pretendere il massimo rispetto delle leggi anche da parte degli stranieri, ma questo attacco mediatico ai rumeni è sinceramente fuori luogo; non sono neppure una gran cattolica, ma tutti coloro che stanno sparando a zero su questo popolo farebbero meglio a cercare di togliere la gran trave che pesa sulla testa di noi italiani prima di attaccare senza riguardo la pagliuzza del problema rumeni.
E questa e una.
Visto che son qui comunque vorrei anche esprimere un pensiero su tutti coloro che in questi giorni stanno manifestando contro il carcere di Viterbo e il regime carcerario 41 bis perchè sarebbe lesivo dell dignità umana ed equiparabile alla tortura... una sola cosa gli dico: andatelo araccontare a tutti i parenti delle vittime della mafia e a tutti coloro che dalla mafia vengono soffocati ogni giorno, e forse capirete che va bene che il carcere debba soprattutto rieducare, ma una parte di tale rieducazione è anche giusto che sia il rendersi conto di cosa significhi non poter più godere di nessuna libertà. Giusto in coda a ciò: non mi facciano ridere gli Stati uniti che non hanno concesso l'estradizione per un mafioso a causa della troppa durezza della 41 bis... invece la pena di morte (applicata tra l'altro circa dopo 10 anni dal delitto, quando magari la persona è totalmente cambiata) è una grande dimostrazione di maturità umanitaria.

Buona notte a tutti.

venerdì 11 maggio 2007

Il Family Day... secondo me

Ok, sono mesi che se ne parla e domani è il grande giorno. la giornata della famiglia è alle porte, ma chissà se si troverà ancora qualche famiglia tradizionale ad aprirle. Ebbene sì, negli ultimi tempi ci sono stati centinaia di sondaggi che hanno confermato che la famiglia 'tradizionale' (genitori sposati con prole) è in crisi, è il boom dei single, dei single con figli (anche detti single di ritorno nel caso siano reduci da divorzio) e delle coppie conviventi, con o senza figli. Allora, si è parlato fin troppo della famiglia tradizionale, della Chiesa che come sempre mette lo zampino dove non dovrebbe (l'Italia non doveva essere uno Stato laico?) e condanna i dico (e con essi i cattolici che li appoggiano), delle coppie omosessuali che invece pare caldeggino le unioni di fatto legalizzate, etc, etc, etc. Allora perchè anch'io non dovrei dire la mia? ...e contemporaneamente invitarvi a dire la vostra, anche se in contrasto con i miei pensieri?
Personalmente sono in totale disaccordo con i Dico. Coppie, volete avere la reversibilità se la dolce metà tira le cuoia? ...e allora prendetevi anche la responsabilità di comprare una villa nuova al vostro avvocato quando divorziate. O crediamo nella coppia oppure non ci crediamo. Siamo coerenti e insieme ai diritti pretendiamo anche i doveri se vogliamo essere credibili. Altrimenti veviamo la nostra libera relazione e non chiudiamola in schemi comodi, perchè i dico sono sempre schemi, solo meno impegnativi del matrimonio civile. E gli omosessuali come faranno? Si sposano pure loro, così poi vediamo se le loro coppie vivono meglio di quelle eterosessuali, o se finiranno per scannarsi anche loro per le proprietà. E' inutile usare la panacea dei dico che scontenta tutti e scoraggia il matrimonio (e con esso il serio impegno ragionato dei 'contraenti') quando la soluzione migliore è a portata di mano. Cari politici, la Chiesa non avvallerà mai neppure i dico, quindi fate le cose per bene ed incoraggiate le coppie ad essere responsabili nella scelta di metter su famiglia.
Insomma, avrete capito che non sono nè d'accordo con i dico, nè con l'ideologia del Family Day se questo viene usato come strumento clericale.
Vogliamo difendere la famiglia cari politici (cari perchè ci costate un patrimonio, sia ben chiaro)? Allora facciamo sposare tutti così i divorzisti sono contenti e anche a voi rientra qualcosa e dedichiamoci ad una politica seria di appoggio alla famiglia, alla famiglia vera, legalizzata e non, quella che stenta ad arrivare alla fine del mese e deve comprare libri, pagare il pediatra e tirar su dei bambini! Ma cosa volete che interessi se ci si sposa o no, lasciamo la possibilità di una scelta radicale tra libertà e tradizione e dedicate piuttosto il vostro prezioso tempo ad approntare una seria politica che incoraggi le coppie ad avere dei figli dando aiuti economici concreti. Ma immaginate solo cosa ci può fare una famiglia con i 1000 euro per il secondo figlio (o era il terzo?)? Sì e no ci compra i pannolini i primi tre mesi! Perchè non cercate invece di rendere accessibile a tutti l'educazione (evitando gli aiuti solo a chi ha meno di 12000 euro l'anno, siete ridicoli!) e magari anche un abbonamento a prezzo accessibile per la piscina fino all'adolescenza... è questo che serve all'Italia e alle famiglie italiane, a tutte le Vere Famiglie, quelle con genitori (o anche genitore) e FIGLI... sarò all'antica, ma per me sono i figli a fare la famiglia e nè i politici nè la Chiesa sembrano voler muovere un solo dito per permetterci di pensare ad un futuro sereno, per tutte le classi sociali, con prole al seguito.

sabato 5 maggio 2007

Come ci vedono le mucche

Ben trovati a tutti!
Oggi ci siamo un pò informati sulla vita delle mucche, e abbiamo scoperto che le mucche (o vacche) da latte vivono circa 7-8 anni, durante i quali hanno sei sette gravidanze e producono latte per 10 mesi l'anno (anche mentre sono già gravide), con soli 2 mesi di riposo (gli ultimi 2 mesi di gravidanza).
Ecco, per un attimo mi ha sfiorato lontanamente l'idea che poverine, fanno proprio una brutta vita... e subito dopo un'illuminazione... ho pensato come una mucca, e sapete cosa ne è venuto fuori???
Il mio ragazzo la mattina andando al lavoro vede le mucche che placide placide se ne stanno nel campo a mangiare e ruminare la loro erbetta fresca... e loro lo guardano e pensano: ma guarda un pò questi poveracci che ogni mattina si svegliano presto nelle loro città piene di smog e si mettono ancora da vivi in una scatoletta (almeno noi quando ci finiamo non ce ne accorgiamo più) per andare al lavoro e dannarsi 8 ore di seguito, e per cosa, per mangiare e poter avere la possibilità di svagarsi un pò! ...e invece noi mangiamo e passeggiamo all'aria aperta tutto il tempo che vogliamo... magari loro fanno un pò più sesso di noi... ma voglio vederle io le umane cosa farebbero alle prese con un toro impazzito.... probabilmente le vacche.... ma noi siamo molto più a modo e non abbiamo neppure problemi di morale legati al sesso.
E poi d'estate noi ce ne andiamo qualche mese in alpeggio, mentre loro si dannano l'anima per 15 giorni di vacanza....
E' vero che non arriviamo 10 anni di vita... ma gli uomini nella loro di vita se la spasseranno come noi 10 anni???


ovviamente tale discorso non vale per le mucche nate, cresciute e morte sempre in una stalla sporca e troppo stretta, ma vi assicuro che da queste parti le mucche se la spassano molto più di noi!

lunedì 26 marzo 2007

Del più e del meno

Ciao!!!
E' un po' che non mi faccio viva e torno salutando Sara... proprio non mi aspettavo un tuo commento e ne sono stata veramente molto felice!
In questi lunghi giorni ho spesso pensato di scrivere qualcosa, una volta per commentare la puntata di "Matrix" che smontava le tesi complottiste sull'11 settembre, una volta per l'ormai troppo fritto e rifritto Corona con vallettopoli, una volta per un nuovo commento ad un alimento probiotico quale "danacol" (indovinate di quale marca???).
E invece sono qui a parlare del più e del meno, il che significa di tutti questi argomenti insieme (tranne di danacol, su cui troverete un commento nel post appropriato).
Ho scritto che avrei voluto parlare della puntata di Matrix (che tra l'altro dovrebbe essere ancora 'guardabile' on line e vi daro' il link se è ancora possibile farlo) che smontava le tesi complottiste del film (e libro) "Inganno globale" di Massimo Mazzucco. Secondo quest'ultimo il disastro dell'11 settembre non sarebbe stato un attentato organizzato dai seguaci di Bin-Laden, bensì un autoattentato... anche se poi un credibile motivo al perché gli americani avrebbero dovuto fare ciò non è riuscito a darlo. Comunque io mi sono informata un po' sulla questione sia sul sito di Paolo Attivissimo sull'11 settembre, sia su quello dei complottisti (luogocomune.net) e a questo punto ho deciso di non scrivere più un post in proposito, in quanto il sito dei complottisti si commenta da solo, povero (se non privo) com'è della citazione delle fonti da cui avrebbero preso le loro informazioni. Capisco che le fonti ufficiali ovviamente non potrebbero mai confermare le tesi complottiste, ma senza nessuna fonte non è lecito pensare a pure elucubrazioni mentali di chi non ha di meglio da fare che trovare assurde motivazioni che cozzano profondamente con le spiegazioni più ovvie? Ed in questo cito un blogger di cui spesso leggo i post: Occam Razor è il suo "nome", cioè Rasoio di Occam, per il quale spesso la spiegazione più ovvia è quella più probabile. Comunque, per chi ne avesse voglia, ho già linkato i due siti citati e lascio a voi le conclusioni.
Parliamo di Corona e Vallettopoli... e politopoli, e travestitopoli... ma abbiamo problemi ben più gravi noi italiani!!! E va bene che un politico dovrebbe dare un minimo di buon esempio per quel che riguarda etica e morale, ma come siamo messi noi, con i politici che assolutamente non riescono o non vogliono fare bene il loro mestiere, cosa vuoi che ci interessi se poi vanno con i travestiti??? E a Corona, che li ha ricattati, gli si sta facendo una quantità esorbitante di pubblicità gratuita... effettivamente proprio una bella punizione, e poi ci scandalizziamo pure del fatto che se la ride.
Ma veniamo ad argomenti più soft... il tempo. Fa freddo, piove, nevica... disastro! ...ma quale disastro dico io??!!?? Fino a qualche anno fa vivevo in abruzzo e le nevicate a marzo non sono mai state così strane, appena smette la neve si scioglie, qualche volta è andato a male qualche raccolto, ma tutto nella norma. Cari meteorologi dell'aeronautica ... ma la volete finire di instillare il terrore per il freddo 'fuori stagione'??? Ditelo che non è il freddo quello ad essere ora fuori stagione, ma è il caldo di dicembre, gennaio e febbraio ad esserlo stato!!! Ho lasciato le piante di coste nell'orto e non si sono mai seccate, a dicembre c'erano le rose, a febbraio l'albicocco in fiore... questo era sbagliato, ed ora che il tempo si rimette in quadro parliamo di stranezze??? No, evitiamo per piacere, probabilmente frutta e uva avranno problemi, ma cari miei, avremmo avuto forse un raccolto se la siccità fosse continuata???
E non parliamo poi dell'allergologa piemontese che ho sentito in un tg regionale che diceva che per i soggetti allergici l'avvento della pioggia seguita dal caldo sarebbe stata disastrosa perché avrebbe favorito il fiorire delle graminacee... voglio le scuse da parte di questa luminare! Io sono un soggetto allergico e credetemi pure se vi dico che preferisco nettamente 2 settimane di starnuti e naso a rubinetto che perde rispetto alla polvere e smog che ho dovuto sorbirmi tutto l'inverno e che mi ha martoriato le vie respiratorie grazie alla mancanza di pioggia di questa caldissima brutta stagione.
E per ora ho finito, sperando per tutti voi che il periodo di questi miei sfoghi sconclusionati passi presto e che torni la più digeribile blogger monotematica, ma ben più comprensibile.

lunedì 26 febbraio 2007

Moda Oversize.

Ok. Sono ufficialmente offesa. Dopo tanto parlare di modelle che muoiono come mosche a causa dell'anoressia, ecco che scopro che le modelle della moda oversize, come è stata battezzata, sono donne che indossano la 42-44... sono una oversize e pure troppo tappa per fare la modella... grazie per l'incoraggiamento datoci da parte di tutte le donne che vanno in palestra e cercano di non esagerare col cibo per entrare nella 42-44, e anche da parte di tutte coloro che nella loro 46-48 si vedono escluse anche da questa nuova moda. Va bene che gli eccessi sono sempre sbagliati, va bene che per una donna che soffre di anoressia ce ne saranno almeno 10 in sovrappeso o addirittura obese, e sono più che d'accordo che anche questa seconda evenienza sia da combattere, ma vi dico più che convinta che state esagerando. Una donna che porta la 38-40, credetemi, tanto sana non è, a parte le poche mosche bianche che entrano in queste taglie anche adottando una dieta bilanciata, per la maggior parte, anche se non sono denutrite, hanno la fobia del grasso, sono ossessionate dalla forma fisica... e tutto ciò non è sano, soprattutto perché queste sono le donne che dovrebbero partorire e crescere figli, ma trasmettendo loro quali valori??? (A tal proposito consiglio l'ascolto di "mammiamiamamma" di Caparezza).
Gli stilisti dicono che oggi il modello di bellezza femminile non può superare la taglia 40... e io capisco che forse un pò di ritorno al darwinismo potrebbe forse migliorare la situazione... e mi spiego: gli uomini dovrebbero essere attratti dalle donne con un fisico adatto alla riproduzione, e mi dispiace tanto, ma le modelle di oggi, piallate più che mai, esili come giunchi sbattuti dal vento (e mi auguro solo da quello), e dall'aspetto etereo non mi sembrano proprio fulgidi esempi di fertilità femminile.
Via libera quindi alle 42-44, non è su questo che non sono d'accordo, ma mi offendo se le chiamate "modelle oversize", e anche quando per non offenderci usate i termini "taglie morbide" o "curve a porter"... non ci siamo capiti, quelle sono le donne come in un mondo sano dovrebbero essere, non sono morbide, non sono giunoniche, sono solo DONNE!!! Volete le taglie morbide?? Fate sfilare le 46-48, sono sicuramente più sane delle vostre strapagate modelle 38-40, e faranno in modo di far sentire belle anche le donne con qualche forma in più, ma smettetela di chiamare una 42 oversize o morbida, così non state combattendo l'anoressia, dicendo alle giovani che una 42 è "morbida", l'anoressia la state incoraggiando!!!

Onde sottolineare che non sono una caldeggiatrice del "grasso è bello", ci tengo però anche a criticare la deprecabile tendenza denunciata ad esempio dal "Newsweek" del 12 Febbraio 2007, "dell'allargamento delle taglie" negli Stati Uniti, per dare l'impressione alle "signore in carne" di essere più magre... non è questo che serve, combattiamo l'anoressia come l'obesità, lottiamo per la salute e muoviamoci il più possibile, senza sentirci in colpa se ci facciamo fuori una pizza intera, ma anche senza fregarcene dei lamenti della bilancia e dei jeans che non ci entrano più... pensiamo alla nostra salute, e se siamo goderecce non pretendiamo di entrare in una 42 allargata, ma sentiamoci a nostro agio (e sane cari signori stilisti!) nella nostra 46 (ma non nella nostra 60!)

mercoledì 14 febbraio 2007

San Valentino

Io sono romantica, nonostante ciò che molti pensano di me (non fraintendete, pensano solo che sono piuttosto dura, spero!), io mi sento una inguaribile romantica... ed è per questo che proprio non mi va giù questa festa idiota! Siamo diventati così scarsi da aver bisogno di una festa per ricordarci che siamo innamorati? per dedicarci una serata a due? per scambiarci qualche coccola? per fare un dolce regalo? ...io non lo vorrei, ma pare proprio che sia così, e questo mi dà decisamente fastidio. Sono romantica ed ogni giorno si dovrebbe trovare un minuto da dedicare alle tenerezze, sono romantica ed almeno una volta al mese si dovrebbe dedicare una serata (e perchè no, anche una giornata) alla salute della coppia, sono romantica e non voglio che sia un santo, con tutto il rispetto, a doverci ricordare che stiamo bene con il nostro compagno, possibile che non abbia nient'altro da fare? prorpio non siamo capaci anche di arrangiarci da soli? e poi non so voi, ma io in coppia faccio cose che è meglio se un santo non le vede! Mi potrebbe andar bene al limite solo se questo giorno fosse preso come quello dedicato alla coppia per il mese di febbraio (ovvio che poi ogni mese ce ne deve essere uno), ma anche in questo caso preferirei di gran lunga che ci si liberasse da queste sdolcinatezze imposte, dalle briglie del consumismo che ci consuma (è proprio il caso di dirlo), e ci si decidesse ad uscire da soli quando se ne ha veramente voglia e a fare un regalo ogni volta che troviamo qualcosa che pensiamo veramente possa far piacere all'altro. E per chi invece deciderà di cedere e seguire il coro (dico coro per essere politicamente corretta, ma intendevo il gregge...ops, l'ho detto...), vedete di non farvi fregare da chi vi venderà le rose a 6 o più euro l'una mettendo la scusa "che non è stagione"... perchè vuol dire che sono rose importate, dov'è vissuto lui questo inverno?!?
Insomma, donne, mi rivolgo soprattutto a voi che spesso siete l'anima gentile e romantica della coppia (anche se di donne sempre gentili non ne ho viste molte, almeno per una settimana al mese), non offendetevi se il vostro lui stasera non si inventa niente di speciale, piuttosto prendete la palla al balzo ed istituite una festa a scadenza mensile... o ciò che vi detta il vostro ingegno (e in queste cose ha ingegno OGNI donna), lo prenderete in contro piede ed avrete buone possibilità che passi al vaglio la proposta... e a quel punto è fatta... chi di voi non sa far cedere un uomo per sfinimento???

domenica 4 febbraio 2007

L'arte di arrangiarsi in cucina... con un occhio per l'ecologia

Questa volta torno sull'argomento "cucina", ma in modo un po' particolare. Il mio intento in questo post non è fornire delle ricette standard, bensì quello di dare qualche idea su come "reciclare" in modo gustoso gli avanzi che inevitabilmente si accumulano nel frigo, facendo così un favore sia all'ambiente (che non dovrà beccarsi lo smaltimento dei nostri rifiuti organici che sì, lo so che potrebbero diventare concime, ma voi ci credete proprio che non vengano bruciati o accumulati insieme ai rifiuti non organici???) sia soprattutto al nostro portafogli (che da brava egoista, o da brava non ricca, fate voi, ritengo essere un'ottima motivazione). Purtroppo o per fortuna, si sa, al giorno d'oggi la maggioranza delle donne lavora e spesso non ha tanto tempo da dedicare alla cucina, e a dirla tutta neanche alla spesa, quindi nella maggior parte delle famiglie l'uso è diventato quello di fare una spesa abbondante una volta alla settimana che servirà poi per cucinare fino allo spesone successivo. Uno dei problemi che si pone è quindi quello di ritrovarsi verso la fine della settimana con salumi vari non proprio più tanto freschi, e stesso discorso per formaggi e verdure. Ecco, prima di buttare via tutto magari provate ad applicare questi piccoli suggerimenti che potrebbero rallentare il riempimento del sacco della spazzatura. Comincio intanto con 2 ricette base, una per la torta salata ed una per una frittata saporita, che saranno seguite da alcune delle possibili varianti.
TORTA SALATA
Ingredienti x 6 persone che mangiano poco o 4 persone che mangiano come me.
Per la pasta: 400 gr. farina 00, 80 gr. burro ammorbidito, 150-200 ml acqua fredda, sale e olio quanto basta.
Per il ripieno: 1 cespo da circa 1 kg. di bietola (o coste, dipende dalla regione), 3 uova, 200 gr. di formaggio tipo emmental, 200 gr. di prosciutto cotto.
Preparazione: In una terrina, versare la farina con il burro ammorbidito ed il sale, amalgamare il tutto con una forchetta e poi con le mani e aggiungere acqua finchè il tutto sia ben amalgamato, ma non troppo morbido, se l'impasto risulta appiccicoso, aggiungere olio finché non risulterà facilmente lavorabile. Sfogliare, lavare e tagliare a listarelle la bietola, quindi farla bollire per circa 10 minuti in acqua salata. Scolate la bietola e intanto che si asciuga un po' e si raffredda tagliate a dadini il formaggio e il prosciutto. Quindi mescolate insieme la verdura, il formaggio, il prosciutto e le uova. A questo punto la pasta avrà riposato e sarà pronta per essere stesa in una teglia, cercando di rendere i bordi un po' rialzati, quindi versatevi sopra il composto che avete preparato, mettete in forno per circa 45 min a 250°... e buon appetito!
Sebbene la preparazione sembri lunga, in realtà non vi occorrerà più di mezz'ora.
FRITTATA SAPORITA
Ingredienti x 4 persone che mangiano.
6 uova, 500 gr. di verdura tipo catalogna, 200 gr. di pancetta affumicata a cubetti, 100 gr. grana grattugiato, 2 o 3 cucchiai di latte (facoltativi), sale quanto basta.
Preparazione: Sfogliare, lavare e tagliare a listarelle la verdura, lessarla in acqua salata per circa 10 minuti. Scolare la verdura e passarla in una padella (dove cuocerete la frittata) dove avrete fatto leggermente soffriggere in un po' d'olio la pancetta. In una terrina, battere le uova con il grana e un po' di sale (se volete potete anche aggiungere 2 o 3 cucchiai di latte), quindi versare il tutto nella padella. Non essendo una frittata tradizionale, ma più un pasticcio, vi consiglio di tenere il fuoco basso e di coprire la padella, ma di NON girare la frittata (tra l'altro la vera frittata non si dovrebbe girare mai, sono le omelettes che vanno rivoltate!). Lasciare cuocere per circa 5 minuti, o finchè l'uovo è rappreso e... buon appetito.

E queste sono ricette piuttosto tradizionali, ma ecco dei suggerimenti che valgono per entrambe le ricette, e per tutte quelle che la vostra fantasia (o il vostro frigo!) vi detterà.
La verdura: va bene qualsiasi verdura, dai broccoletti, al cavolfiore, alla verza, e perfino alla scarola se avrete solo cura di farla scolare molto bene.
Il prosciutto: cotto, crudo, speck, mortadella, pancetta o tutto ciò che avete (anche mischiandone diversi) e non necessariamente in tranci, va bene anche quello affettato (solo magari nella frittata potete evitare di soffriggerlo, altrimenti potrebbe seccarsi troppo).
Formaggi: qualsiasi formaggio va bene, dalla mozzarella, alla crescenza, alla ricotta, alle sottilette e al gorgonzola... nella frittata potete anche evitare il grana e unire uno di questi formaggi, tagliandolo a pezzetti se possibile, oppure nel caso dei formaggi morbidi facendolo amalgamare con le uova (io ho messo l'edamer a cubetti ed era una favola!!!).
Nel caso della torta salata, se non vi piace cimentarvi negli impasti, potete usare una sfoglia già pronta di pasta sfoglia o di pasta brisè, o potete tagliare la testa al toro e non mettere nessuna sfoglia al di sotto del ripieno, avendo solo l'accortezza in questo caso di aggiungere ancora un uovo e un altro po' di formaggio o di prosciutto, oppure, in alternativa, di amalgamare il tutto con della besciamella, e dare alla fine una spolverata con del pangrattato (che spero vivamente voi vi prepariate in casa), ottenendo così dell'ottima verdura in gratin che con quella ricetta diventa un ottimo piatto unico (accompagnato con del pane) o un delizioso secondo.
Spero di aver dato dei suggerimenti utili, e spero anche che estenderete queste preparazioni anche per esempio per preparare una ricca pasta al forno.
In cucina ciò che è veramente utile, più che gli ingredienti giusti ed il tempo, è una buone dose di fantasia ed un minimo di conoscenza degli abbinamenti possibili tra gli ingredienti, e ci si accorge poi che in meno di mezz'ora è possibile preparare piatti che faranno leccare i baffi a tutta la famiglia, compresi i bambini che spesso non adorano la verdura.

BUON APPETITO A TUTTI!

lunedì 22 gennaio 2007

Concerto di Caparezza per le Universiadi

Ieri sera alle 21 si è tenuto in Piazza Vittorio (a Torino) un concerto gratuito di Caparezza. Ovviamente, conoscendo a memoria quasi tutte le sue canzoni, sono andata. Benché sia arrivata proprio nel momento in cui il Capa nazionale con la sua band saliva sul palco, in giro non c'era gran confusione e abbiamo anche trovato posto per la macchina piuttosto vicino alla piazza. Questo mi ha sicuramente fatto piacere (poichè non amo particolarmente la confusione), ma mi ha anche lasciata un pò interdetta poichè mi aspettavo maggiore partecipazione. Arrivata in piazza però mi sono resa conto che per essere una delle piazze più grandi d'Europa non era esattamente deserta e anche che la coda di macchine sul lungo Po conteneva il futuro pubblico dello spettacolo... insomma, abbiamo avuto solo fortuna! Non avevo mai seguito un concerto di questo artista, e devo ammettere che proprio non m i aspettavo di assistere ad uno spettacolo di questo genere. Non so se sia suo uso, ma ogni canzone è stata introdotta da una breve storia con tanto di costumi a tema e personaggi, come l' "amata" dalle trecce rosse di "Sono troppo stitico" o il cane di "Torna catalessi", attore anche di un piacevole assolo (per permettere al saltellante Capa di riprendere fiato!!!). Momenti particolari della serata sono stati diversi. Il primo è stato senza dubbio l'esecuzione dell' "Inno verdano" in cui Caparezza si è presentato come un alieno e che è stato molto apprezzato dal pubblico torinese (benchè ciò non potesse essere dato per scontato, ma questo argomento verrà affrontato in seguito); altro momento magico ovviamente è stato quello di "Dalla parte del toro" (durante il quale Capa indossava corna fosforescenti... ma se non ci siete stati vi siete persi il motivo), durante il quale è apparsa una distesa di sciarpe granata. Grande è stata la partecipazione del pubblico all'esecuzione di tutti i brani, ma il tripudio più assoluto c'è stato ovviamente per "Fuori dal tunnel" e soprattutto, ormai al momento dei saluti, per "Vengo dalla luna", cantato a squarciagola da tutto il pubblico. Momento toccante è stato quello di "Follie preferenziali", introdotto da una certa presa di posizione nei confronti del raddoppiamento della base militare americana a Vicenza e quindi di una nuova lettura dell'essere "antiamericani".
E questo è stato il concerto... splendido e coinvolgente sempre più fino alla fine quando ormai tutti hanno cominciato a saltare a ritmo di musica.
C'è però una mia considerazione che mi preme fare, ciò che più mi ha colpito è stato che veramente ho visto tante persone in piazza proprio solo per divertirsi ed ascoltare, magari cantando, le canzoni, non ho visto nessun episodio poco piacevole, nessun coro di protesta o similari e nessun ubriaco con comportamenti poco consoni o altro. Al contrario ho visto molti genitori con bambini al seguito e anche tante persone nell'età degli "anta" che si sono divertite... insomma, un concerto veramente godibile e senza eccessi negativi da parte del pubblico.
Come lo si spiega? In parte si potrebbe attribuire ad una certa civiltà da parte delle persone del luogo (ma solo in parte!), credo invece, e correggetemi se pensate stia sbagliando, che ciò sia dovuto soprattutto al personaggio di Caparezza, alla sua chiara visione e presa di posizione nei confronti dell'attualità e del comportamento della politica e della società, che attira ai concerti solo coloro che condividono veramente gli ideali e le idee messe in musica da questo artista, lasciando invece a casa coloro che o non condividono o che anche non capiscono le metafore attraverso cui questo artista legge il mondo e ci mette in guardia nei confronti degli eccessi e degli errori di questa epoca. Perchè però non ci sono state contestazioni? Forse perché quelli che generalmente contestano in modo non civile non capiscono queste metafore? ...o perchè alla fine un cantante che non cade nel commerciale, nelle rime cuore-amore e nei piagnistei dell'amante abbandonato ottiene pur sempre almeno rispetto? Non so dare una risposta, ma una cosa sola vorrei dire a Michele Salvemini e alla sua band: continuate così, forse non avrete uno stuolo impazzito di fans, ma coloro che vi ascoltano capiscono ciò che dite e lo condividono.

Per tutti coloro che volessero avere maggiori informazioni su vita e opere di Caparezza, a breve aggiungerò il link al suo sito.

sabato 20 gennaio 2007

discutendo di quasi eterna giovinezza

Su "La Stampa" del 10 gennaio ho letto un articolo sulla quasi immortalità di cui voglio rendere partecipe chiunque decida di leggermi. Lo scienziato di Cambridge, gerontologo biomedico Aubrey de Grey afferma in una intervista di avere la ricetta per farci vivere 1000 anni. Come mio solito mi sono informata, e sul sito en.wikipedia.org ho cercato qualcosa in più su questo scienziato e sulle sue "sette ricette" per donarci una giovinezza lunga 1000 anni. Secondo de Grey, ci sono sette processi che portano il corpo umano alla degenerazione della vecchiaia e quindi allo spegnimento della morte, combattendo questi, potremo (sì, volevo proprio usare il futuro) vivere mille anni di giovinezza. Giusto per cronaca, tali processi sono: 1. degenerazione delle cellule, 2. moltiplicazione di cellule degenerate, 3. mutazioni dei cromosomi, 4. mutazioni dei mitocondri, 5. accumulo di sostanze spazzatura nelle cellule, 6. l'accumulo di sostanze spazzatura fuori dalle cellule, 7. degenerazioni delle proteine. Pare che fin'ora sia riuscito ad allungare notevolmente la vita di alcune cavie (stiamo ovviamente parlando di topi) che hanno ricevuto le sue cure quando non erano più giovani, e dice che in una trentina di anni potrebbero essere pronte tutte le cure per la lunga vita. Per gli aspetti scientifici della questione e per ulteriori approfondimenti vi consiglio di visitare il sito precedentemente indicato di wikipedia, ma ad onor di cronaca voglio solo dire che da un lato la fondazione a cui appartiene il signor de Grey, la Mathuselah, ha messo in palio nel 2003 un premio per lo scienziato o il gruppo di scienziati che metterà a punto interventi per allungare significativamente la vita e tale premio non è stato ancora assegnato; d'altro canto però l'editore della Technology Review, Pontin, nel luglio 2005 ha messo in palio un premio per chi dimostrasse l'infondatezza delle ricerche e teorie di de Grey, ed anche questo premio non è stato vinto. Ma andiamo sul pratico, lo stesso de Grey ci avverte che all'inizio dell'applicazione delle sue strategie ci si dovrà sottoporre a terapie complicate come interventi genetici, trapianti di organi (che immagino saranno stati creati con cellule staminali) e vaccinazioni, ma poi tutto si semplificherà e potremo vivere abbastanza normalmente. Ok. Ammettiamo che sia tutto possibile ed attuabile in breve tempo... ma cosa faremo in ben 1000 anni di vita???? Probabilmente avremmo una vita di una noia... mortale! E poi dovremmo vivere tenendoci sempre all'età di un ventenne, quindi se quando avremo 500 anni conosciamo una persona che ci piace dovremmo chiedere subito i documenti altrimenti, se ha già 800 anni ci ritroveremo a soffrire per ben 300 anni la sua scomparsa. Quante volte dovremo ricostruirci una casa nuova?? Oggi le persone di 70 anni hanno qualche difficoltà ad adattarsi a tecnologie nate 5 anni fa, ci sarà così facile riadattarci a tecnologie e modi di vita che cambiano a ritmi impazzati (50 anni diventerebbe un tempo brevissimo, ricordiamocelo)? Non so, ma personalmente la cosa mi spaventa alquanto, quali potrebbero essere gli obiettivi di vita? Dopo aver vissuto 500 anni avremo ancora voglia di impegnarci per migliorare il futuro? Io ci ho pensato, per quel che ne penso, sarebbe una vita invivibile e noiosa... ma forse gli altri la pensano diversamente. E avere dei figli??? Intanto assolutamente non più di 1 a coppia (ricordiamoci che vivremo 1000 anni sia noi che i nostri figli, quindi 2 a coppia sarebbero già un troppi, almeno all'inizio), altrimenti la sovrappopolazione diventerebbe un problema insormontabile, e poi fino a che età rimangono in casa? e avranno dei genitori che dimostrano la loro stessa età? e poi rischieremo di stare insieme a qualcuno più giovane del nostro unico figlio? e nostro figlio starà con qualcuno più vecchio di noi e magari con lui farà un figlio? Aiutoooo!!! Più lo immagino più mi sembra tutto una pazzia. Caro signor de Grey, apprezzo i suoi sforzi e capisco che sarebbe una gran conquista, capisco pure che alla fine tutti abbiamo paura della morte e vorremmo non arrivasse mai il suo momento però eviti di farci vivere mille anni, 300 anni sarebbero già un bel traguardo e magari si creerebbe qualche problemino in meno, che ne dice?

martedì 16 gennaio 2007

Esercitazione poetica

Non ci sei

La notte non ha più sonno
il letto è immenso
il buio è muto.

Un'ora è un anno
gira a rilento l'universo
aspettando il sogno
che oggi non ho vissuto.

giovedì 4 gennaio 2007

Bifidus Actiregularis???

All'inizio la pubblicità di Activia di Danone mi faceva solo sorridere, è da un po' che però sto diventando un pò critica nei confronti di ciò che la tv vuole continuare a propinarci e la prima cosa contro la quale credo sia giusto scagliarsi è la pubblicità... è quasi tutta pubblicità ingannevole!!! Vanno bene i film e similari che si sanno essere finzione, ma le pubblicità dovrebbero pubblicizzare i prodotti che ci vogliono spingere a comprare senza prenderci in giro... o no?
Parliamo allora del Bifidus Actiregularis di Activia di Danone, ex Bifidus Essensis... ho cercato... esiste solo come nome commerciale inventato di sana pianta dalla Danone! E vi dirò di più, non solo è un'invenzione per fare marketing, ma non sono stati neppure abbastanza coerenti da adottare la stessa "etichetta commerciale" del principio attivo da loro tanto decantato in tutti i Paesi in cui vendono il loro prodotto. Infatti questo povero bifidus è stato ribattezzato a seconda dei Paesi come Bifidus Regularis, Bifidus Essensis (che era il nostro), Bifidus Digestivum o appunto ora almeno in Italia Bifidus Actiregularis... bene, non sono affatto nomi scientifici: qui non ho un dizionario latino cartaceo, ma ho cercato su un traduttore on line la parola "digestivus" e "digestivum" (che dovrebbero essere il nominativo nel primo caso se il nome è maschile, nel secondo se fosse neutro) e indovinate il risultato??? Non esiste!! ...ma che sorpresa! Bene, normalmente le etichette scientifiche mi risulta siano in latino, e non latinizzate! Capisco di non trovare "bacillus", ma non so se ai tempi dei romani si conoscevano, quindi va bene latinizzare, ma "regolare" ha una traduzione latina: "iustus", stesso discorso per "attivo": "acer", "operosus", "impiger", ecc., ma non "activus"! Ma ammettiamo che questa sia solo una mia divagazione classicista. Comunque questi nomi esistono solo nel marketing Danone, e questo è un fatto. Ho cercato, ed ho trovato che tutti questi bifidus, altro non sono che il "bifidobacterium animalis DN 173 010": questo è il loro nome scientifico... però la pubblicità ha pensato bene di non servirsene in quanto non dà tanto l'impressione di essere un probiotico, anzi, magari farebbe anche un po' schifo, non credete?
Ricapitolando, assodato che questa multinazionale ha deciso di prenderci un po' in giro, vediamo di erudirci un po' sull'argomento "probiotici". Un sito in proposito che ho trovato molto interessante e illuminante (oltre alla utilissima wikipedia) è questo:

http://www.erboristeriaedaltro.com/SUPPLEMENTI%20PROBIOTICI%20ACIDOPHILUS.htm

(prima o poi imparerò ad inserire anche i link), dove ho scoperto che i maggiori probiotici utilizzati nello yogurt sono lo "streptococcus thermophilus" ed il "lactobacillus salivaris" (però, che nomi poco commerciali!), e che molto utile al corpo umano è anche il "lactobacillus bulgaricus" in quanto impedisce agli agenti patogeni di penetrare nell'intestino.

Insomma, mangiare lo yogurt fa bene, ma mangiando ogni giorno (meglio se a digiuno o comunque lontano dai pasti) un qualsiasi yogurt contenente fermenti lattici vivi, per almeno quindici giorni, sono certa che il problema della Marcuzzi si risolve lo stesso!

E dopo questa piccola guida all'ascolto critico mi sento comunque in dovere di dire che sono quasi sicura che lo yogurt Activia faccia bene, ma lo farebbe anche senza prendersi gioco di noi, senza la presenza di strani lactobacilli che se veri dovrebbero essere stati incrociati in chissà quali modi... e soprattutto anche se costasse un po' meno!!!



Saluti!

martedì 2 gennaio 2007

Ricetta Panna Cotta

Ecco allora la prima ricetta provata proprio qualche giorno fa.
Gli ingredienti per 6 persone sono: 1/2 l panna da montare non zuccherata, 100g zucchero, 1 dl latte, 12g colla di pesce, 1 stecca di vaniglia.
Preparazione: Far ammorbidire la colla di pesce in un pentolino con il latte per una decina di minuti, poi scaldare il latte facendo sciogliere la colla di pesce. Scaldare in un pentolino a parte la panna con lo zucchero e la stecca di vaniglia tagliata per il lungo e privata dei semi, quindi portare a bollore. Appena la panna bolle, toglierla dal fuoco ed aggiungervi il latte con la colla di pesce. A questo punto eliminare la stecca di vaniglia e versare la preparazione in uno stampo unico o in ciotoline individuali. Lasciare riposare per circa 2 ore a temperatura ambiente e poi ancora qualche ora in frigo. Al momento di servire, estrarre dallo stampo capovolgendolo e se si vuole ornare con cioccolato fuso o caramello.

E questa sarebbe la ricetta... ora riflettiamo.
Quanti hanno sempre a portata di mano una stecca di vaniglia che più o meno ha un costo sui 2,5 euro??? Io no. Alcune ricette consigliano l'uso di vanillina, ma il gusto che ne vien fuori non è poi proprio la fine del mondo (sa di sintetico), quindi si può o far a meno di aromatizzare la panna cotta... oppure le si può dare un gusto diverso, come ad esempio, nel mio caso, di cannella. Ecco quindi che sostituendo alla vaniglia una stecca di cannella si ottiene un sapore dolciastro, ma più delicato di quello della vaniglia. Sconsiglio invece le essenze di vaniglia artificiali, perché anche il gusto è artificiale... e si sente!
Altro passaggio modificabile: far sciogliere la colla di pesce scaldando il latte... vi assicuro che anche se non scaldate il latte, la colla di pesce si scioglierà non appena la mescolerete con la panna bollente!...e in più si risparmiano un paio di minuti.

Altre ricette cambiano la proporzione tra latte e panna, arrivando anche ad 1 a 1 (nel nostro caso è di 1 a 4), ritengo che il risultato sarà sicuramente più leggero (in questo caso però è meglio scaldare anche il latte), ma bisognerà usare l'accortezza di prepararla il giorno prima di quando la si vuole servire poichè più la preparazione è liquida, più si allunga il tempo di rassodamento... e soprattutto meglio non prestar fede alle ricette che suggeriscono l'uso di meno di 10g di colla di pesce su una preparazione di 1/2 litro o 500g, poiché in questo caso difficilmente si riesce ad ottenere un risultato 'non liquido'.

Ultima osservazione: 100g di zucchero su 6 dl è proprio il minimo per dare un sapore dolce, quindi, benché io sia una sostenitrice del diminuire le dosi di zucchero in tutte le ricette di dolci, in questo caso particolare lo sconsiglio vivamente se non si vuole avere un risultato ben poco dolce; per contro consiglio di aumentare di almeno 20-30g la dose di zucchero per chi ama il dolce... dolce.

Ed ora una piccola aggiunta alla ricetta: come lo facciamo il caramello? Su questa ricetta bastano 150g di zucchero con un cucchiaio di succo di limone o di acqua. Mettere il tutto sul fuoco e cuocere a fiamma bassa finché brunisce. Il mio suggerimento è di versare il caramello nello stampo prima della panna cotta, così quando poi si sforma il dolce il caramello sarà ancora liquido proprio come deve essere. Se invece si decide di guarnire con il cioccolato fuso, si può decidere di aggiungerlo anche al momento di servire (se piace il contrasto caldo/freddo tra cioccolato e panna cotta). Per faticare meno ci si può invece servire delle preparazioni già pronte in bustina da versare sempre nello stampo prima della panna cotta.

Per ora è tutto, buon appetito!

Preambolo alle Ricette

Uno dei miei grandi interessi è la cucina, quindi sono una grande lettrice di riviste e libri di ricette, e ultimamente trovo molto interessante informarmi in proposito anche sul web. Una pecca che però ho incontrato ovunque cercassi informazioni è quella della 'mancanza di alternative'. Con ciò voglio dire che normalmente nessuno si cura di dare, insieme alla ricetta in questione, anche un qualche suggerimento su come sostituire gli ingredienti di uso non comune, o su come poter variare la preparazione in base alle proprie esigenze senza per questo compromettere il risultato finale. E' per questo che la mia filosofia nel condividere ricette sarà invece proprio quella di dare più alternative possibili nella preparazione, e di conseguenza accettare anche quelle suggerite dagli altri; la regola è una sola: suggerire ricette ed alternative già sperimentate.

lunedì 1 gennaio 2007

Benvenuta a me e Buon Anno a tutti voi

Felice 2007 a tutti!
Per ben cominciare questo anno ecco qui una nuova avventura: un mio blog! Se riuscirò ad essere abbastanza coninuativa nell'aggiornamento di questo diario vi assicuro che ne vedrete delle belle. Non aspettatevi di prevedere gli argomenti trattati di volta in volta, questa comincia come una raccolta di pensieri, parole e pazzie... quindi chi avrà voglia di ascoltarmi sarà il benvenuto, soprattutto se vorrà anche scambiare un pò di idee con me e con tutti coloro che si faranno vivi.
A presto!!!