lunedì 22 gennaio 2007

Concerto di Caparezza per le Universiadi

Ieri sera alle 21 si è tenuto in Piazza Vittorio (a Torino) un concerto gratuito di Caparezza. Ovviamente, conoscendo a memoria quasi tutte le sue canzoni, sono andata. Benché sia arrivata proprio nel momento in cui il Capa nazionale con la sua band saliva sul palco, in giro non c'era gran confusione e abbiamo anche trovato posto per la macchina piuttosto vicino alla piazza. Questo mi ha sicuramente fatto piacere (poichè non amo particolarmente la confusione), ma mi ha anche lasciata un pò interdetta poichè mi aspettavo maggiore partecipazione. Arrivata in piazza però mi sono resa conto che per essere una delle piazze più grandi d'Europa non era esattamente deserta e anche che la coda di macchine sul lungo Po conteneva il futuro pubblico dello spettacolo... insomma, abbiamo avuto solo fortuna! Non avevo mai seguito un concerto di questo artista, e devo ammettere che proprio non m i aspettavo di assistere ad uno spettacolo di questo genere. Non so se sia suo uso, ma ogni canzone è stata introdotta da una breve storia con tanto di costumi a tema e personaggi, come l' "amata" dalle trecce rosse di "Sono troppo stitico" o il cane di "Torna catalessi", attore anche di un piacevole assolo (per permettere al saltellante Capa di riprendere fiato!!!). Momenti particolari della serata sono stati diversi. Il primo è stato senza dubbio l'esecuzione dell' "Inno verdano" in cui Caparezza si è presentato come un alieno e che è stato molto apprezzato dal pubblico torinese (benchè ciò non potesse essere dato per scontato, ma questo argomento verrà affrontato in seguito); altro momento magico ovviamente è stato quello di "Dalla parte del toro" (durante il quale Capa indossava corna fosforescenti... ma se non ci siete stati vi siete persi il motivo), durante il quale è apparsa una distesa di sciarpe granata. Grande è stata la partecipazione del pubblico all'esecuzione di tutti i brani, ma il tripudio più assoluto c'è stato ovviamente per "Fuori dal tunnel" e soprattutto, ormai al momento dei saluti, per "Vengo dalla luna", cantato a squarciagola da tutto il pubblico. Momento toccante è stato quello di "Follie preferenziali", introdotto da una certa presa di posizione nei confronti del raddoppiamento della base militare americana a Vicenza e quindi di una nuova lettura dell'essere "antiamericani".
E questo è stato il concerto... splendido e coinvolgente sempre più fino alla fine quando ormai tutti hanno cominciato a saltare a ritmo di musica.
C'è però una mia considerazione che mi preme fare, ciò che più mi ha colpito è stato che veramente ho visto tante persone in piazza proprio solo per divertirsi ed ascoltare, magari cantando, le canzoni, non ho visto nessun episodio poco piacevole, nessun coro di protesta o similari e nessun ubriaco con comportamenti poco consoni o altro. Al contrario ho visto molti genitori con bambini al seguito e anche tante persone nell'età degli "anta" che si sono divertite... insomma, un concerto veramente godibile e senza eccessi negativi da parte del pubblico.
Come lo si spiega? In parte si potrebbe attribuire ad una certa civiltà da parte delle persone del luogo (ma solo in parte!), credo invece, e correggetemi se pensate stia sbagliando, che ciò sia dovuto soprattutto al personaggio di Caparezza, alla sua chiara visione e presa di posizione nei confronti dell'attualità e del comportamento della politica e della società, che attira ai concerti solo coloro che condividono veramente gli ideali e le idee messe in musica da questo artista, lasciando invece a casa coloro che o non condividono o che anche non capiscono le metafore attraverso cui questo artista legge il mondo e ci mette in guardia nei confronti degli eccessi e degli errori di questa epoca. Perchè però non ci sono state contestazioni? Forse perché quelli che generalmente contestano in modo non civile non capiscono queste metafore? ...o perchè alla fine un cantante che non cade nel commerciale, nelle rime cuore-amore e nei piagnistei dell'amante abbandonato ottiene pur sempre almeno rispetto? Non so dare una risposta, ma una cosa sola vorrei dire a Michele Salvemini e alla sua band: continuate così, forse non avrete uno stuolo impazzito di fans, ma coloro che vi ascoltano capiscono ciò che dite e lo condividono.

Per tutti coloro che volessero avere maggiori informazioni su vita e opere di Caparezza, a breve aggiungerò il link al suo sito.

sabato 20 gennaio 2007

discutendo di quasi eterna giovinezza

Su "La Stampa" del 10 gennaio ho letto un articolo sulla quasi immortalità di cui voglio rendere partecipe chiunque decida di leggermi. Lo scienziato di Cambridge, gerontologo biomedico Aubrey de Grey afferma in una intervista di avere la ricetta per farci vivere 1000 anni. Come mio solito mi sono informata, e sul sito en.wikipedia.org ho cercato qualcosa in più su questo scienziato e sulle sue "sette ricette" per donarci una giovinezza lunga 1000 anni. Secondo de Grey, ci sono sette processi che portano il corpo umano alla degenerazione della vecchiaia e quindi allo spegnimento della morte, combattendo questi, potremo (sì, volevo proprio usare il futuro) vivere mille anni di giovinezza. Giusto per cronaca, tali processi sono: 1. degenerazione delle cellule, 2. moltiplicazione di cellule degenerate, 3. mutazioni dei cromosomi, 4. mutazioni dei mitocondri, 5. accumulo di sostanze spazzatura nelle cellule, 6. l'accumulo di sostanze spazzatura fuori dalle cellule, 7. degenerazioni delle proteine. Pare che fin'ora sia riuscito ad allungare notevolmente la vita di alcune cavie (stiamo ovviamente parlando di topi) che hanno ricevuto le sue cure quando non erano più giovani, e dice che in una trentina di anni potrebbero essere pronte tutte le cure per la lunga vita. Per gli aspetti scientifici della questione e per ulteriori approfondimenti vi consiglio di visitare il sito precedentemente indicato di wikipedia, ma ad onor di cronaca voglio solo dire che da un lato la fondazione a cui appartiene il signor de Grey, la Mathuselah, ha messo in palio nel 2003 un premio per lo scienziato o il gruppo di scienziati che metterà a punto interventi per allungare significativamente la vita e tale premio non è stato ancora assegnato; d'altro canto però l'editore della Technology Review, Pontin, nel luglio 2005 ha messo in palio un premio per chi dimostrasse l'infondatezza delle ricerche e teorie di de Grey, ed anche questo premio non è stato vinto. Ma andiamo sul pratico, lo stesso de Grey ci avverte che all'inizio dell'applicazione delle sue strategie ci si dovrà sottoporre a terapie complicate come interventi genetici, trapianti di organi (che immagino saranno stati creati con cellule staminali) e vaccinazioni, ma poi tutto si semplificherà e potremo vivere abbastanza normalmente. Ok. Ammettiamo che sia tutto possibile ed attuabile in breve tempo... ma cosa faremo in ben 1000 anni di vita???? Probabilmente avremmo una vita di una noia... mortale! E poi dovremmo vivere tenendoci sempre all'età di un ventenne, quindi se quando avremo 500 anni conosciamo una persona che ci piace dovremmo chiedere subito i documenti altrimenti, se ha già 800 anni ci ritroveremo a soffrire per ben 300 anni la sua scomparsa. Quante volte dovremo ricostruirci una casa nuova?? Oggi le persone di 70 anni hanno qualche difficoltà ad adattarsi a tecnologie nate 5 anni fa, ci sarà così facile riadattarci a tecnologie e modi di vita che cambiano a ritmi impazzati (50 anni diventerebbe un tempo brevissimo, ricordiamocelo)? Non so, ma personalmente la cosa mi spaventa alquanto, quali potrebbero essere gli obiettivi di vita? Dopo aver vissuto 500 anni avremo ancora voglia di impegnarci per migliorare il futuro? Io ci ho pensato, per quel che ne penso, sarebbe una vita invivibile e noiosa... ma forse gli altri la pensano diversamente. E avere dei figli??? Intanto assolutamente non più di 1 a coppia (ricordiamoci che vivremo 1000 anni sia noi che i nostri figli, quindi 2 a coppia sarebbero già un troppi, almeno all'inizio), altrimenti la sovrappopolazione diventerebbe un problema insormontabile, e poi fino a che età rimangono in casa? e avranno dei genitori che dimostrano la loro stessa età? e poi rischieremo di stare insieme a qualcuno più giovane del nostro unico figlio? e nostro figlio starà con qualcuno più vecchio di noi e magari con lui farà un figlio? Aiutoooo!!! Più lo immagino più mi sembra tutto una pazzia. Caro signor de Grey, apprezzo i suoi sforzi e capisco che sarebbe una gran conquista, capisco pure che alla fine tutti abbiamo paura della morte e vorremmo non arrivasse mai il suo momento però eviti di farci vivere mille anni, 300 anni sarebbero già un bel traguardo e magari si creerebbe qualche problemino in meno, che ne dice?

martedì 16 gennaio 2007

Esercitazione poetica

Non ci sei

La notte non ha più sonno
il letto è immenso
il buio è muto.

Un'ora è un anno
gira a rilento l'universo
aspettando il sogno
che oggi non ho vissuto.

giovedì 4 gennaio 2007

Bifidus Actiregularis???

All'inizio la pubblicità di Activia di Danone mi faceva solo sorridere, è da un po' che però sto diventando un pò critica nei confronti di ciò che la tv vuole continuare a propinarci e la prima cosa contro la quale credo sia giusto scagliarsi è la pubblicità... è quasi tutta pubblicità ingannevole!!! Vanno bene i film e similari che si sanno essere finzione, ma le pubblicità dovrebbero pubblicizzare i prodotti che ci vogliono spingere a comprare senza prenderci in giro... o no?
Parliamo allora del Bifidus Actiregularis di Activia di Danone, ex Bifidus Essensis... ho cercato... esiste solo come nome commerciale inventato di sana pianta dalla Danone! E vi dirò di più, non solo è un'invenzione per fare marketing, ma non sono stati neppure abbastanza coerenti da adottare la stessa "etichetta commerciale" del principio attivo da loro tanto decantato in tutti i Paesi in cui vendono il loro prodotto. Infatti questo povero bifidus è stato ribattezzato a seconda dei Paesi come Bifidus Regularis, Bifidus Essensis (che era il nostro), Bifidus Digestivum o appunto ora almeno in Italia Bifidus Actiregularis... bene, non sono affatto nomi scientifici: qui non ho un dizionario latino cartaceo, ma ho cercato su un traduttore on line la parola "digestivus" e "digestivum" (che dovrebbero essere il nominativo nel primo caso se il nome è maschile, nel secondo se fosse neutro) e indovinate il risultato??? Non esiste!! ...ma che sorpresa! Bene, normalmente le etichette scientifiche mi risulta siano in latino, e non latinizzate! Capisco di non trovare "bacillus", ma non so se ai tempi dei romani si conoscevano, quindi va bene latinizzare, ma "regolare" ha una traduzione latina: "iustus", stesso discorso per "attivo": "acer", "operosus", "impiger", ecc., ma non "activus"! Ma ammettiamo che questa sia solo una mia divagazione classicista. Comunque questi nomi esistono solo nel marketing Danone, e questo è un fatto. Ho cercato, ed ho trovato che tutti questi bifidus, altro non sono che il "bifidobacterium animalis DN 173 010": questo è il loro nome scientifico... però la pubblicità ha pensato bene di non servirsene in quanto non dà tanto l'impressione di essere un probiotico, anzi, magari farebbe anche un po' schifo, non credete?
Ricapitolando, assodato che questa multinazionale ha deciso di prenderci un po' in giro, vediamo di erudirci un po' sull'argomento "probiotici". Un sito in proposito che ho trovato molto interessante e illuminante (oltre alla utilissima wikipedia) è questo:

http://www.erboristeriaedaltro.com/SUPPLEMENTI%20PROBIOTICI%20ACIDOPHILUS.htm

(prima o poi imparerò ad inserire anche i link), dove ho scoperto che i maggiori probiotici utilizzati nello yogurt sono lo "streptococcus thermophilus" ed il "lactobacillus salivaris" (però, che nomi poco commerciali!), e che molto utile al corpo umano è anche il "lactobacillus bulgaricus" in quanto impedisce agli agenti patogeni di penetrare nell'intestino.

Insomma, mangiare lo yogurt fa bene, ma mangiando ogni giorno (meglio se a digiuno o comunque lontano dai pasti) un qualsiasi yogurt contenente fermenti lattici vivi, per almeno quindici giorni, sono certa che il problema della Marcuzzi si risolve lo stesso!

E dopo questa piccola guida all'ascolto critico mi sento comunque in dovere di dire che sono quasi sicura che lo yogurt Activia faccia bene, ma lo farebbe anche senza prendersi gioco di noi, senza la presenza di strani lactobacilli che se veri dovrebbero essere stati incrociati in chissà quali modi... e soprattutto anche se costasse un po' meno!!!



Saluti!

martedì 2 gennaio 2007

Ricetta Panna Cotta

Ecco allora la prima ricetta provata proprio qualche giorno fa.
Gli ingredienti per 6 persone sono: 1/2 l panna da montare non zuccherata, 100g zucchero, 1 dl latte, 12g colla di pesce, 1 stecca di vaniglia.
Preparazione: Far ammorbidire la colla di pesce in un pentolino con il latte per una decina di minuti, poi scaldare il latte facendo sciogliere la colla di pesce. Scaldare in un pentolino a parte la panna con lo zucchero e la stecca di vaniglia tagliata per il lungo e privata dei semi, quindi portare a bollore. Appena la panna bolle, toglierla dal fuoco ed aggiungervi il latte con la colla di pesce. A questo punto eliminare la stecca di vaniglia e versare la preparazione in uno stampo unico o in ciotoline individuali. Lasciare riposare per circa 2 ore a temperatura ambiente e poi ancora qualche ora in frigo. Al momento di servire, estrarre dallo stampo capovolgendolo e se si vuole ornare con cioccolato fuso o caramello.

E questa sarebbe la ricetta... ora riflettiamo.
Quanti hanno sempre a portata di mano una stecca di vaniglia che più o meno ha un costo sui 2,5 euro??? Io no. Alcune ricette consigliano l'uso di vanillina, ma il gusto che ne vien fuori non è poi proprio la fine del mondo (sa di sintetico), quindi si può o far a meno di aromatizzare la panna cotta... oppure le si può dare un gusto diverso, come ad esempio, nel mio caso, di cannella. Ecco quindi che sostituendo alla vaniglia una stecca di cannella si ottiene un sapore dolciastro, ma più delicato di quello della vaniglia. Sconsiglio invece le essenze di vaniglia artificiali, perché anche il gusto è artificiale... e si sente!
Altro passaggio modificabile: far sciogliere la colla di pesce scaldando il latte... vi assicuro che anche se non scaldate il latte, la colla di pesce si scioglierà non appena la mescolerete con la panna bollente!...e in più si risparmiano un paio di minuti.

Altre ricette cambiano la proporzione tra latte e panna, arrivando anche ad 1 a 1 (nel nostro caso è di 1 a 4), ritengo che il risultato sarà sicuramente più leggero (in questo caso però è meglio scaldare anche il latte), ma bisognerà usare l'accortezza di prepararla il giorno prima di quando la si vuole servire poichè più la preparazione è liquida, più si allunga il tempo di rassodamento... e soprattutto meglio non prestar fede alle ricette che suggeriscono l'uso di meno di 10g di colla di pesce su una preparazione di 1/2 litro o 500g, poiché in questo caso difficilmente si riesce ad ottenere un risultato 'non liquido'.

Ultima osservazione: 100g di zucchero su 6 dl è proprio il minimo per dare un sapore dolce, quindi, benché io sia una sostenitrice del diminuire le dosi di zucchero in tutte le ricette di dolci, in questo caso particolare lo sconsiglio vivamente se non si vuole avere un risultato ben poco dolce; per contro consiglio di aumentare di almeno 20-30g la dose di zucchero per chi ama il dolce... dolce.

Ed ora una piccola aggiunta alla ricetta: come lo facciamo il caramello? Su questa ricetta bastano 150g di zucchero con un cucchiaio di succo di limone o di acqua. Mettere il tutto sul fuoco e cuocere a fiamma bassa finché brunisce. Il mio suggerimento è di versare il caramello nello stampo prima della panna cotta, così quando poi si sforma il dolce il caramello sarà ancora liquido proprio come deve essere. Se invece si decide di guarnire con il cioccolato fuso, si può decidere di aggiungerlo anche al momento di servire (se piace il contrasto caldo/freddo tra cioccolato e panna cotta). Per faticare meno ci si può invece servire delle preparazioni già pronte in bustina da versare sempre nello stampo prima della panna cotta.

Per ora è tutto, buon appetito!

Preambolo alle Ricette

Uno dei miei grandi interessi è la cucina, quindi sono una grande lettrice di riviste e libri di ricette, e ultimamente trovo molto interessante informarmi in proposito anche sul web. Una pecca che però ho incontrato ovunque cercassi informazioni è quella della 'mancanza di alternative'. Con ciò voglio dire che normalmente nessuno si cura di dare, insieme alla ricetta in questione, anche un qualche suggerimento su come sostituire gli ingredienti di uso non comune, o su come poter variare la preparazione in base alle proprie esigenze senza per questo compromettere il risultato finale. E' per questo che la mia filosofia nel condividere ricette sarà invece proprio quella di dare più alternative possibili nella preparazione, e di conseguenza accettare anche quelle suggerite dagli altri; la regola è una sola: suggerire ricette ed alternative già sperimentate.

lunedì 1 gennaio 2007

Benvenuta a me e Buon Anno a tutti voi

Felice 2007 a tutti!
Per ben cominciare questo anno ecco qui una nuova avventura: un mio blog! Se riuscirò ad essere abbastanza coninuativa nell'aggiornamento di questo diario vi assicuro che ne vedrete delle belle. Non aspettatevi di prevedere gli argomenti trattati di volta in volta, questa comincia come una raccolta di pensieri, parole e pazzie... quindi chi avrà voglia di ascoltarmi sarà il benvenuto, soprattutto se vorrà anche scambiare un pò di idee con me e con tutti coloro che si faranno vivi.
A presto!!!