Il piccolo elfo diventa mamma di un piccolo folletto... e ogni giorno una nuova esperienza.
lunedì 22 gennaio 2007
Concerto di Caparezza per le Universiadi
E questo è stato il concerto... splendido e coinvolgente sempre più fino alla fine quando ormai tutti hanno cominciato a saltare a ritmo di musica.
C'è però una mia considerazione che mi preme fare, ciò che più mi ha colpito è stato che veramente ho visto tante persone in piazza proprio solo per divertirsi ed ascoltare, magari cantando, le canzoni, non ho visto nessun episodio poco piacevole, nessun coro di protesta o similari e nessun ubriaco con comportamenti poco consoni o altro. Al contrario ho visto molti genitori con bambini al seguito e anche tante persone nell'età degli "anta" che si sono divertite... insomma, un concerto veramente godibile e senza eccessi negativi da parte del pubblico.
Come lo si spiega? In parte si potrebbe attribuire ad una certa civiltà da parte delle persone del luogo (ma solo in parte!), credo invece, e correggetemi se pensate stia sbagliando, che ciò sia dovuto soprattutto al personaggio di Caparezza, alla sua chiara visione e presa di posizione nei confronti dell'attualità e del comportamento della politica e della società, che attira ai concerti solo coloro che condividono veramente gli ideali e le idee messe in musica da questo artista, lasciando invece a casa coloro che o non condividono o che anche non capiscono le metafore attraverso cui questo artista legge il mondo e ci mette in guardia nei confronti degli eccessi e degli errori di questa epoca. Perchè però non ci sono state contestazioni? Forse perché quelli che generalmente contestano in modo non civile non capiscono queste metafore? ...o perchè alla fine un cantante che non cade nel commerciale, nelle rime cuore-amore e nei piagnistei dell'amante abbandonato ottiene pur sempre almeno rispetto? Non so dare una risposta, ma una cosa sola vorrei dire a Michele Salvemini e alla sua band: continuate così, forse non avrete uno stuolo impazzito di fans, ma coloro che vi ascoltano capiscono ciò che dite e lo condividono.
Per tutti coloro che volessero avere maggiori informazioni su vita e opere di Caparezza, a breve aggiungerò il link al suo sito.
sabato 20 gennaio 2007
discutendo di quasi eterna giovinezza
martedì 16 gennaio 2007
Esercitazione poetica
La notte non ha più sonno
il letto è immenso
il buio è muto.
Un'ora è un anno
gira a rilento l'universo
aspettando il sogno
che oggi non ho vissuto.
giovedì 4 gennaio 2007
Bifidus Actiregularis???
Parliamo allora del Bifidus Actiregularis di Activia di Danone, ex Bifidus Essensis... ho cercato... esiste solo come nome commerciale inventato di sana pianta dalla Danone! E vi dirò di più, non solo è un'invenzione per fare marketing, ma non sono stati neppure abbastanza coerenti da adottare la stessa "etichetta commerciale" del principio attivo da loro tanto decantato in tutti i Paesi in cui vendono il loro prodotto. Infatti questo povero bifidus è stato ribattezzato a seconda dei Paesi come Bifidus Regularis, Bifidus Essensis (che era il nostro), Bifidus Digestivum o appunto ora almeno in Italia Bifidus Actiregularis... bene, non sono affatto nomi scientifici: qui non ho un dizionario latino cartaceo, ma ho cercato su un traduttore on line la parola "digestivus" e "digestivum" (che dovrebbero essere il nominativo nel primo caso se il nome è maschile, nel secondo se fosse neutro) e indovinate il risultato??? Non esiste!! ...ma che sorpresa! Bene, normalmente le etichette scientifiche mi risulta siano in latino, e non latinizzate! Capisco di non trovare "bacillus", ma non so se ai tempi dei romani si conoscevano, quindi va bene latinizzare, ma "regolare" ha una traduzione latina: "iustus", stesso discorso per "attivo": "acer", "operosus", "impiger", ecc., ma non "activus"! Ma ammettiamo che questa sia solo una mia divagazione classicista. Comunque questi nomi esistono solo nel marketing Danone, e questo è un fatto. Ho cercato, ed ho trovato che tutti questi bifidus, altro non sono che il "bifidobacterium animalis DN 173 010": questo è il loro nome scientifico... però la pubblicità ha pensato bene di non servirsene in quanto non dà tanto l'impressione di essere un probiotico, anzi, magari farebbe anche un po' schifo, non credete?
http://www.erboristeriaedaltro.com/SUPPLEMENTI%20PROBIOTICI%20ACIDOPHILUS.htm
(prima o poi imparerò ad inserire anche i link), dove ho scoperto che i maggiori probiotici utilizzati nello yogurt sono lo "streptococcus thermophilus" ed il "lactobacillus salivaris" (però, che nomi poco commerciali!), e che molto utile al corpo umano è anche il "lactobacillus bulgaricus" in quanto impedisce agli agenti patogeni di penetrare nell'intestino.
Insomma, mangiare lo yogurt fa bene, ma mangiando ogni giorno (meglio se a digiuno o comunque lontano dai pasti) un qualsiasi yogurt contenente fermenti lattici vivi, per almeno quindici giorni, sono certa che il problema della Marcuzzi si risolve lo stesso!
E dopo questa piccola guida all'ascolto critico mi sento comunque in dovere di dire che sono quasi sicura che lo yogurt Activia faccia bene, ma lo farebbe anche senza prendersi gioco di noi, senza la presenza di strani lactobacilli che se veri dovrebbero essere stati incrociati in chissà quali modi... e soprattutto anche se costasse un po' meno!!!
Saluti!
martedì 2 gennaio 2007
Ricetta Panna Cotta
Gli ingredienti per 6 persone sono: 1/2 l panna da montare non zuccherata, 100g zucchero, 1 dl latte, 12g colla di pesce, 1 stecca di vaniglia.
Preparazione: Far ammorbidire la colla di pesce in un pentolino con il latte per una decina di minuti, poi scaldare il latte facendo sciogliere la colla di pesce. Scaldare in un pentolino a parte la panna con lo zucchero e la stecca di vaniglia tagliata per il lungo e privata dei semi, quindi portare a bollore. Appena la panna bolle, toglierla dal fuoco ed aggiungervi il latte con la colla di pesce. A questo punto eliminare la stecca di vaniglia e versare la preparazione in uno stampo unico o in ciotoline individuali. Lasciare riposare per circa 2 ore a temperatura ambiente e poi ancora qualche ora in frigo. Al momento di servire, estrarre dallo stampo capovolgendolo e se si vuole ornare con cioccolato fuso o caramello.
E questa sarebbe la ricetta... ora riflettiamo.
Quanti hanno sempre a portata di mano una stecca di vaniglia che più o meno ha un costo sui 2,5 euro??? Io no. Alcune ricette consigliano l'uso di vanillina, ma il gusto che ne vien fuori non è poi proprio la fine del mondo (sa di sintetico), quindi si può o far a meno di aromatizzare la panna cotta... oppure le si può dare un gusto diverso, come ad esempio, nel mio caso, di cannella. Ecco quindi che sostituendo alla vaniglia una stecca di cannella si ottiene un sapore dolciastro, ma più delicato di quello della vaniglia. Sconsiglio invece le essenze di vaniglia artificiali, perché anche il gusto è artificiale... e si sente!
Altro passaggio modificabile: far sciogliere la colla di pesce scaldando il latte... vi assicuro che anche se non scaldate il latte, la colla di pesce si scioglierà non appena la mescolerete con la panna bollente!...e in più si risparmiano un paio di minuti.
Altre ricette cambiano la proporzione tra latte e panna, arrivando anche ad 1 a 1 (nel nostro caso è di 1 a 4), ritengo che il risultato sarà sicuramente più leggero (in questo caso però è meglio scaldare anche il latte), ma bisognerà usare l'accortezza di prepararla il giorno prima di quando la si vuole servire poichè più la preparazione è liquida, più si allunga il tempo di rassodamento... e soprattutto meglio non prestar fede alle ricette che suggeriscono l'uso di meno di 10g di colla di pesce su una preparazione di 1/2 litro o 500g, poiché in questo caso difficilmente si riesce ad ottenere un risultato 'non liquido'.
Ultima osservazione: 100g di zucchero su 6 dl è proprio il minimo per dare un sapore dolce, quindi, benché io sia una sostenitrice del diminuire le dosi di zucchero in tutte le ricette di dolci, in questo caso particolare lo sconsiglio vivamente se non si vuole avere un risultato ben poco dolce; per contro consiglio di aumentare di almeno 20-30g la dose di zucchero per chi ama il dolce... dolce.
Ed ora una piccola aggiunta alla ricetta: come lo facciamo il caramello? Su questa ricetta bastano 150g di zucchero con un cucchiaio di succo di limone o di acqua. Mettere il tutto sul fuoco e cuocere a fiamma bassa finché brunisce. Il mio suggerimento è di versare il caramello nello stampo prima della panna cotta, così quando poi si sforma il dolce il caramello sarà ancora liquido proprio come deve essere. Se invece si decide di guarnire con il cioccolato fuso, si può decidere di aggiungerlo anche al momento di servire (se piace il contrasto caldo/freddo tra cioccolato e panna cotta). Per faticare meno ci si può invece servire delle preparazioni già pronte in bustina da versare sempre nello stampo prima della panna cotta.
Per ora è tutto, buon appetito!
Preambolo alle Ricette
lunedì 1 gennaio 2007
Benvenuta a me e Buon Anno a tutti voi
Per ben cominciare questo anno ecco qui una nuova avventura: un mio blog! Se riuscirò ad essere abbastanza coninuativa nell'aggiornamento di questo diario vi assicuro che ne vedrete delle belle. Non aspettatevi di prevedere gli argomenti trattati di volta in volta, questa comincia come una raccolta di pensieri, parole e pazzie... quindi chi avrà voglia di ascoltarmi sarà il benvenuto, soprattutto se vorrà anche scambiare un pò di idee con me e con tutti coloro che si faranno vivi.
A presto!!!