martedì 10 dicembre 2013

Pepparkakor… internazionali!

A volte si sbaglia. A volte é un disastro totale (come i miei ben tre tentativi di fare il torrone friabile), altre volte solo un mezzo disastro... e se ci va bene impariamo non solo cosa NON fare, ma anche cosa fare per migliorare i nostri risultati.
Ecco, questa é la cronaca di un mezzo disastro finito con una splendida sfornata di biscotti.




Tutto parte da qui: http://stilenordico.wordpress.com/2011/12/15/pepparkakor-biscotti-svedesi-allo-zenzero/ e dalla promessa dei deliziosi biscottini allo zenzero tipici svedesi, che veramente sono ancora più buoni di quelli dell'Ikea, e su questo non ho dubbi visto che li ho assaggiati in un mercatino natalizio di Stoccolma anni fa.
Però non ho lo sciroppo di melassa chiara (o quel che é) e poi visto che ne verranno tanti vorrei utilizzare anche farina integrale... quindi la ricetta si internazionalizza acquisendo lo sciroppo d'acero canadese e la farina integrale di farro italiana... e qui inizia il difficile!
I miei ingredienti per una vagonata di biscotti (e una non riuscita casetta di zenzero!):
300 g burro,
300 g zucchero di canna (ma decisamente meglio metterne i 400 g consigliati, sempre di canna però!),
100 ml sciroppo d'acero (però io il miele prima o poi lo provo, mi perdonerà l'autrice della ricetta... ma verrà un qualcosa di MOLTO diverso, ha sicuramente ragione),
3 cucchiaini di zenzero in polvere (ma la prossima volta li ridurrò a 2),
5 cucchiaini di cannella in polvere (che ridurrò a 4),
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere (che ometterò, sapevo che non mi piaceva, ma volevo mettere almeno una delle due spezie che non amo e ho preferito questa ai chiodi di garofano),
3 cucchiaini di bicarbonato (ma 2 saranno più che sufficienti),
200 ml di acqua,
500 g farina 00,
350 g farina integrale di farro (da tenere presente che le farine integrali in genere sono più umide, quindi da un lato pesano di più, dall'altro assorbono meno liquidi, quindi meglio aumentarne il peso rispetto alle farine raffinate).
Burro e zucchero in planetaria con frusta a foglia, aggiungo lo sciroppo d'acero, quindi aggiungo le spezie, il bicarbonato, l'acqua ed infine la farina, sempre miscelando a velocità bassa. Dopo circa 10 min spengo, divido il morbidissimo impasto in due parti e lo avvolgo a 'salsicciotto' (più zampone, direi) nella pellicola, quindi ne metto metà in congelatore perché voglio tagliare i tempi (opzione sconsigliata dall'autrice, probabilmente a ragione) e metà in frigorifero da fare in tarda serata o la mattina successiva.
Dopo circa 3 ore prendo l'impasto dal congelatore e provo a fare la casetta di zenzero usando gli stampi dell'Ikea.
La pasta si attacca miseramente al primo stampo, quindi lo pulisco e lo fodero con pellicola, mettendo invece sopra direttamente la carta forno con cui infornerò i pezzi. Va un po' meglio, ma togliere gli avanzi di pasta é piuttosto difficoltoso e non viene un lavoro molto pulito... e poi sembra troppo spessa, infatti invece dei 5 min consigliati ne servono 7/8... insomma, vengono delle pareti un po' troppo spesse che non diventano croccanti... e commetto il fatale errore di non allargare abbondantemente le fessure per l'incastro a pasta ancora calda e morbida... quindi quando raffredda faccio un disastro e si rompe tutto! Vabbè, mi farò furba la prossima volta, intanto proverò ad usata molta glassa di zucchero per assemblare la casetta anche senza gli incastri: vi farò sapere come me la caverò.
Intanto con una casetta mezzo impasto é andato, ed il folletto l'ha decisamente gradito CRUDO.
La sera addobbiamo l'albero, i biscotti li faremo l'indomani.
Ora il tempo di riposo é giusto, come consigliato stendo direttamente su carta forno e sopra pellicola: un D-I-S-A-S-T-R-O!!! La pasta rimane tutta incollata alla carta forno, togliere gli avanzi é troppo laborioso ed il risultato é pessimo, mi innervosisco e il folletto aiutante non si diverte: se vado avanti così i malumori aumenteranno e per finire l'impasto impiegherò una giornata!
 

Pensiamo.
Intanto ho stampato i biscotti troppo vicini, quindi lievitando un po' si attaccheranno fra loro, ma questo è facilmente risolvibile... come agevolare le operazioni di eliminazione avanzi?
Proviamo infarinando bene la carta forno, e anche un po' sotto e sopra l'impasto... benissimo! Non solo si staccano gli avanzi, ma anche i futuri biscotti di possono alzare senza deformarli troppo, quindi dal giro successivo potrò farli ravvicinati diminuendo gli avanzi e trasferirli poi su altra carta forno... ma cercando di farli molto sottili, perché quelli saranno poi i più croccanti. Le infornate si susseguono veloci con durate di circa 5 minuti, il tempo di vedere i bordi cambiare colore... e ricominciamo a divertirci!
Tutto bene e facciamo una gran quantità di biscotti, ma rimane qualche osservazione da fare: soprattutto nei biscotti più spessi, forse non cotti abbastanza, i gusti non sembrano ben 'amalgamati', ed alcuni risultano poco dolci o troppo speziati, eppure il burro é stato lungamente mescolato con zuccheri e spezie... proverò a fare di meglio. Poi ho l'impressione che lievitino troppo, quindi diminuirò il bicarbonato.
Però quelli con la giusta croccantezza, che poi sono la maggior parte, sono buoni, MOLTO buoni, e mi danno quel sapore e quel buon profumo di Svezia a Natale che tanto ci aveva emozionato ormai tanti anni fa.

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